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LA PRIMA INDICAZIONE DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO

PRIMA DEL RITORNO DI CRISTOFORO COLOMBO​ - 2

Il quartino aggiuntivo

LA PRIMA INDICAZIONE DELL' AMERICA COME NUOVO MONDO

 

In una pubblicazione separata, in numero limitatissimo di esemplari, ho data notizia dell'interesse Americano contenuto nel seguente opuscolo:

 

JASON DE MAYNO. Oratio ad Alexandrum VI pro Mediolanensium Principe acta Romae Idibus Decembris 1492

 

Nel quale a c. 6 recto leggesi :

 

"Patria tibi est Hispania: cuius orientale et septentrionale... [ … ]"

 

Mentre ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto circa questa mia pubblicazione, ho preso in molta considerazione la POSSIBILITÀ' DI UN ERRORE TIPOGRAFICO nella parola CRUDELITATIS che sia stampata invece di CREDULITATIS e ciò sottopongo al giudizio degli studiosi.

"Ut plus habeat admirationis quam credulitatis"

Ed allora l'importanza Americana dell'opuscolo è enorme, perché abbiamo il primo documento sulla storia del nuovo mondo [ … ]

 

E se pensiamo che in effetti I'Orazione è del Dicembre 1492, ma CERTAMENTE STAMPATA IN EPOCA POSTERIORE, (British Museum Catalogue IV. 135 " Printed after December 1492), possiamo ritenere che la stampa dell'opuscolo sia del Marzo o Aprile 1493, e cioè proprio dei primissimi giorni del ritorno di Colombo, quando le prime notizie stupivano il mondo. E che l'autore abbia trovata l'occasione per aggiungere all'Orazione questo interessante periodo sul NUOVO MONDO.

Ad ogni modo, quale che sia la opinione dei bibliografi, circa la data di stampa dell' opuscolo, resta sempre fermo che esso contiene LA PRIMA INDICAZIONE DELL' AMERICA COME NUOVO MONDO e rappresenta il PRIMO DOCUMENTO per la storia Americana, da segnarsi avanti la lettera di Cristoforo Colombo.

 

LUIGI LUBRANO

 

Dunque al termine dell’opuscolo aggiuntivo destinato principalmente agli americani, Luigi Lubrano scrive:

“Il nostro autore Jason de Mayno, al corrente anche lui del viaggio di Cristoforo Colombo, nel parlare ad Alessandro VI della sua patria, gli ha voluto, logicamente, predire la grandiosità della Spagna, con l’acquisto di nuove terre…

[ … ]

 

Quella “Oratione” è possibile consutlarla presso la “Biblioteca della società napoletana di storia patria” a Napoli.

Risulta tra i testi disponibili anche per la consultazione in formato digitale sul sito del

"Polo digitale degli Istituti Culturali di Napoli"

 

Il titolo riportato sulla orazione è:

Jaconis de Mayno Mediolanensis Iureconsulti ducalis Senatoris ac Legati pro inclitissimo Mediolanensiū Principe & sapientissimo eius patruo Duce Barri : Oratio habita apud Alexandrum sextum Pont. Maximum.

 

Nell’indicare la struttura fisica dell’Oratione Luigi Lubrano specifica:

Opuscolo di 8 carte n. n. in gotico a 35 linee a pagina.

aggiungendo:

In questo opuscolo, alla carta 6 recto, si legge testualmente… [ … ]

 

Chi non avesse praticità con la nomenclatura tecnica utilizzata si troverà davanti una pubblicazione composta da un totale di 16 pagine (ogni pagina è composta da “una carta scritta in recto e verso”, la prima della quale riporta il numero sequenziale dispari e la seconda quello pari) escluse le copertine, scritte in gotico, e alla pagina 11 (che corrisponde per l’appunto alla “carta 6 recto) troverà lo scritto oggetto dello studio.

 

​Considerando che all'inizio di queste quattro pagine Luigi Lubrano scrive:

"Mentre ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto circa questa mia pubblicazione, [ … ]

devo giocoforza ritenere che in quel periodo, siamo ad Aprile del 1924, questo opuscolo deve aver ricevuto un ampio e positivo consenso da parte degli studiosi e dei bibliografi. Il forse semisconosciuto Jason De Mayno ha ricevuto anch'egi il suo momento di gloria. Dico questo vista la quasi totale mancanza di sue notizie specifiche su internet.

La presenza della traduzione in lingua inglese, destinata agli studiosi e ai bibliografi americani lascia intendere una diffusione oltreoceano sia della "Oratione" originaria che dello studio fatto sul passo preso in esame da Luigi Lubrano. Di esso il tempo, dopo oltre novanta anni dalla pubblicazione, ne aveva cancellato quasi del tutto le tracce che oggi invece sono state rimesse ben in luce. E di questo me ne compiaccio.

 

Resterebbe solo da scoprire dove, quando e da chi il De Mayno ha avuto la notizia, tra l'altro abbastanza dettagliata vista la descrizione che ne fa, dell'esistenza di questo territorio che

"[ … ] è compreso in cotesto ambito dei monti e del mare Oceano, e che forma quasi un altro mondo, è rivolto verso la Spagna, e di esso la longitudine e la latitudine è tanta, è cosi vasta, è così smisurata da essere cosa più meravigliosa che selvaggia. Moltissimi fiumi non solo navigabili, ma auriferi, lo traversano col loro corso [ … ]" 

 

P.S.: Sarà che già altri prima avevano "scoperto l'America"? sarà che alla fine gli Americani non abbiano poi così tanto torto nel voler abolire la festa del "Columbus day"....?

Jason de Mayno: chi era costui...?

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