"Luigi, Aldo e Paolo Lubrano" - Dal 1899 con i libri, tra i libri e per i libri! 

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LA PRIMA INDICAZIONE DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO

PRIMA DEL RITORNO DI CRISTOFORO COLOMBO​ - 1

Nell’Aprile del 1927 Luigi Lubrano pubblicava in sette pagine escluse le copertine, alcune sue considerazioni con il titolo:

 

“LA PRIMA INDICAZIONE DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO

PRIMA DEL RITORNO DI CRISTOFORO COLOMBO”.

 

      Luigi Lubrano scrive di aver studiato l’opuscolo dal titolo

“Jason De Mayno. Oratio ad Alexandrum VI pro Mediolanensium Principe, acta Romae ldibus Decembris 1492 “.

     Il suo studio arriva alla conclusione che, così come l’autore lascia intendere, è possibile confermare che quello che verrà definito come “Nuovo Mondo” era di fatto conosciuto già prima che Cristoforo Colombo tornasse dal suo viaggio. Ritorno che avvenne nel Marzo del 1493 laddove la pubblicazione sembra essere stata effettuata nel Dicembre del 1492.

 

      Successivamente in una pubblicazione di sole quattro pagine Luigi Lubrano - in inglese perchè destinata al mondo americano, e in italiano - spiega meglio le motivazioni della sua conclusione.

      Nel quartino successivamente preparato infatti, esordisce scrivendo:

 

“In una pubblicazione separata, in numero limitatissimo di esemplari, ho data notizia dell'interesse Americano contenuto nel seguente opuscolo: “JASON DE MAYNO. Oratio ad Alexandrum… etc…”,

 

      Al termine del quartino conclude scrivendo:

 

“Ad ogni modo, quale che sia la opinione dei bibliografi, circa la data di stampa dell'opuscolo, resta sempre fermo che esso contiene LA PRIMA INDICAZIONE DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO e rappresenta il PRIMO DOCUMENTO per la storia Americana, da segnarsi avanti la lettera di Cristoforo Colombo.”

 

       L’OPAC nazionale lo indica presente in Italia presso due sole Biblioteche:

          -   “Biblioteca della Fondazione Benedetto Croce” di Napoli, che mi ha permesso di ricevere copia in formato digitale;

           -   “Biblioteca civica Gambalunga” di Rimini.

 

La Biblioteca della Fondazione Benedetto Croce, conservandolo unitamente alla pubblicazione principale, possiede anche il quartino aposteriormente predisposto da Luigi Lubrano. Non mi è dato sapere se anche la Biblioteca civica Gambalunga è in possesso dello stesso quartino.

 

Riporto qui di seguito alcune parti dello scritto di Luigi Lubrano, la sua conclusione e i punti sostanziali delle quattro pagine successive in quanto presentano una ulteriore osservazione da non trascurarsi. 

LA PRIMA INDICAZIONE  DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO PRIMA  DEL RITORNO DI CRISTOFORO COLOMBO.

 

       Ho avuto l’occasione di studiare il seguente opuscolo:

 

     “Jason De Mayno. Oratio ad Alexandrum VI pro Mediolanensium Principe, acta Romae ldibus Decembris 1492“.

 

       Opuscolo di 8 carte n. n. in gotico a 35 linee a pagina.

      Citato da Hain 10976. Copinger II. 3946 Proctor 3862. British Museum Catalogue lV. 135. Dal Census Americano, per un solo esemplare alla Walters Library of Baltimore.

 

       In questo opuscolo, alla carta 6 recto, si legge testualmente :

    "Patria tibi est Hispania: cuius orientale et septentrionale latus Pyrenei montes undequaque includunt. Relique partes usque ad Herculeas gades et

Borealem Oceanum protenduntur. Que in eo montium  et oceani maris ambitu includuntur quasi alterum orbem facientia ad Hispaniam spectant: cuius latitudo et longitudo tam multa: tam ampla et tam immensa est ut plus habeat admirationis quam crudelitatis. Interiluunt  quamplures fluvii non solum navigabiles sed auriferi. Hispania nec estibus obnoxi nec frigoribus subiecta: media temperie confovetur… etc. etc.,,.

       La traduzione letterale, in italiano, mi pare che sia:

     "Tua patria è la Spagna, il cui lato orientale e settentrionale chiudono perfettamen-te i monti Pirenei. Le rimanenti parti si distendono fino alle colonne di Ercole ed all'Oceano Boreale. Quanto è compreso in cotesto ambito dei monti e del mare Oceano, e che forma quasi un altro mondo, è rivolto verso la Spagna, e di esso la longitudine e la latitudine è tanta, è cosi vasta, è così smisurata da essere cosa più meravigliosa che selvaggia. Moltissimi fiumi non solo navigabili, ma auriferi, lo traversano col loro corso. La Spagna né è esposta ad intensi calori né è soggetta ad intensi freddi, è favorita da una temperatura media... etc. etc. ,,.

 

       A me sembra abbastanza chiara la indicazione precisa del quasi un altro mondo detta alle Indie, nella latitudine e longitudine tanto vasta e smisurata (immensa) da destare più ragione di ammirazione che di essere selvaggia (crudelitas). E vi si trovano moltissimi fiumi che non sono soltanto navigabili ma auriferi.   [ … ]

     Concludo quindi che questo opuscolo contiene LA PRIMA INDICAZIONE DELL'AMERICA COME NUOVO MONDO, NON PIÙ TERRA INCOGNITA, AVANTI IL RITORNO DI COLOMBO.

[ … ]

    E l’idea, appunto, di voler magnificare la grandezza della Spagna, noi la troviamo maggiormente ricordando il contratto di Colombo con il Re e la Regina di Spagna, nell'Agosto dello stesso anno 1492, alla partenza, per ottenere i mezzi del viaggio  [ … ]

      Credo che si debbano tener conto ancora:

           I. Le dottrine intorno alla esistenza degli antipodi ed alla sfericità della terra  [ … ]

          II. La lettera di Cristoforo Colombo  [ … ]

         III. Tutti i Portolani ed Atlanti geografici pubblicati nell’epoca  [ … ]

      IV. Nel codice cartaceo, inedito, di Benedetto de Cotrullis, datato 1464, da me descritto nel mio catalogo 92 del 1913, si legge testualmente: "Verso ponente non è tutto navigabile per le multe correnti che vi sono,, “Li Genuesi mandarno due galee le quali scorseno per garbino e mai sene seppe nuvella”    [ … ]

          V. Il Viaggio di Colombo ebbe inizio il Venerdì 3 Agosto 1492, il nostro opuscolo è del Dicembre dello stesso anno.

      VI. Colombo partì con l'appoggio dei Sovrani di Spagna, per raggiungere i limiti estremi dell'Asia navigando per ponente     [ … ]

        VII. Il ritorno di Colombo avvenne nel Marzo 1493 e nel Maggio dello stesso anno furono pubblicate a Roma sei edizioni latine della sua famosa

lettera del ritrovamento.

 

 

CONCLUSIONE

 

       È indiscutibile che il ritorno di Colombo essendo avvenuto nel Marzo del 1493, ed il nostro opuscolo stampato nel Dicembre 1492, l'autore, nel parlare del quasi un altro mondo, non indichi il ritrovamento fatto da Colombo.    [ … ]   

       lo penso che nessun dubbio possa venire sulla attendibilità della indicazione delle lndie,    [ … ]  

       Anche Harrisse in Bibliotheca Americana, si è tanto dilungato per poter spiegare il fatto di sei edizioni latine, pubblicate a Roma, della lettera di Colombo, soltanto due mesi dopo il suo ritorno, con le evidenti difficoltà di comunicazioni, traduzione e stampa...“    [ … ] 

 

       Il nostro autore Jason de Mayno, al corrente anche lui del viaggio di Cristoforo Colombo, nel parlare ad Alessandro VI della sua patria, gli ha voluto, logicamente, predire la grandiosità della Spagna, con l’acquisto di nuove terre, e così ha pensato di citare, nell’ambito dell'Oceano mare, quel quasi un altro mondo, che, come generalmente era ritenuto, non era altro che l’estremo limite dell’Asia, cioè delle Indie, fin allora inaccessibile.      E troviamo più che giustificato il dire..... "cuius latitudo et Iongitudo tam multa tam ampia et tam immensa est ut plus habeat admirationis quan crudelitatis ,,.

 

Napoli, Aprile 1927.                                  

Luigi Lubrano​

Il "quartino" di Luigi Lubrano preparato successivamente in aggiunta all'opuscolo.