"Luigi, Aldo e Paolo Lubrano" - Dal 1899 con i libri, tra i libri e per i libri! 

               Tra passato e presente nella storia della Biblioteconomia oltre il tempo.

 

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sono di proprietà di Paolo Lubrano unico erede in discendenza diretta dell'autore/editore.

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L'antiquariato librario e il futuro del libro.

Una riflessione: Il "libro elettronico".

prima parte

Una riflessione sul "finto" futuro del libro:

il libro elettronico e le banche dati di monografie elettroniche.

 

Che cosa accadrà in un futuro che pretende che l’elettronica la faccia da padrona anche nel “libro”?

Cosa si potrà mai più reperire nelle biblioteche? Come far interagire il certo e acclarato con il potenzialmente risultabile?

La scusa è che un libro elettronico consente dei criteri di ricerca e quindi di individuazione dei suoi contenuti in maniera rapida, completa ed esaustiva riunendo in un unico risultato ciò che è presente in un numero imprecisato di volumi.

 

Con questa scusa del tutto ingiustificata si vuole far passare il principio che una "Banca Dati di monografie in formato elettronico", si tratti di saggistica o di narrativa, sia il futuro delle biblioteche.

 

QUALE GRANDE ERRORE IL PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UN TALE PRINCIPIO!

 

Questa è una iniziativa sviluppatasi in America: mai più la carta, solo "eBooks" gestiti da piattaforme da sottoscrivere in abbonamento.

Ecco il pensiero che alcuni produttori di piattaforme di gestione di monografie in formato elettronico intendono inculcare nel pubblico.

 

Le continue proposte vengono in particolare destinate alle biblioteche le quali devono però tenere in conto che: 

nessun rinnovo, nessun possesso.

Si tratta solo di un abbonamento fine a sè stesso, limitato nel tempo e nello spazio.

 

Si tratta di monografie che innanzitutto sono disponibili solo fino a quando si paga il "pedaggio" annuale.

Ma anche questa cosa non garantisce la presenza di un determinato volume: restano in lista solo se l'editore o l'aggregatore non decidano diversamente, altrimenti quel libro viene eliminato dall'elenco anche prima del termine dell'abbonamento. E se sostituito per caso da una edizione successiva, quella precedente viene eliminata: grandissimo errore in quanto questa cosa impedisce di verificare, individuare e valutarne le differenze.

Il caso questo in cui un commentatore subentri a uno precedente. Non v'è biblioteca che non voglia possedere entrambe le copie.

Penso ai volumi delle collane de "Les Belles Lettres", della "Biblioteca teubneriana" pubblicata dalla Walter de Gruyter Gmbh di Berlino, ma anche agli "Oxford Classical Texts", "Loeb Classical Library", "Collection Budé" e "Fondazione Valla": tanti sono gli stessi volumi che vengono riediti con un commento diverso

 

Non a caso questo tipo di banche dati sono prodotte in un continente che non ha una storia da conservare e raccontare, e che butta via tutto ciò che è "precedente"; diversamente che l'Europa e nella fattispecie l'Italia meridionale in particolare, dove si sono sviluppate e avvicendate varie culture anche sociali sin dai tempi antichi, e che grazie a incunabuli, manoscritti, cinquecentine e altro si sono potute ricostruire.

 

Prima del 1492 l'America era un continente sconosciuto e certamente non aveva nessuna storia culturale e sociale da tramandare ai posteri. Almeno non certamente scritta.

Dunque cosa può importare a chi non ha una storia da conservare e da tramandare, non conoscendone forse neanche metodi e criteri per farlo, affinchè l'esperienza storica di un periodo sia a sua volta d'insegnamento al futuro?

Nulla, ovviamente.

A volerla dire tutta l'America ha una storia di violenza, sopraffazione, razzismo, prepotenza, arroganza che avrebbe tutto l'interesse a far dimenticare. Peccato che le esperienze degli antenati non hanno insegnato nulla ai loro posteri.

 

Comunque agli americani piace studiare la nostra di storia, perchè è proprio nelle biblioteche universitarie amerciane che è facile trovare materiale librario d'antiquariato europeo e italiano, ed è proprio presso queste ultime che si possono reperire alcuni dei più importanti "Cataloghi" di Luigi Lubrano ben conservati o digitalizzati. E parlo di quei cataloghi che in altra sede ho definito: 

"Saggi di storia e Banche Dati bibliografiche ante litteram"

 

E infatti è presso alcune biblioteche universitarie americane dove ne ho reperiti diversi, alcuni dei quali digitalizzati e disponibili liberamente online.

Il caso questo, a esempio, dei due volumi de il "Bollettino del Bibliofilo" pubblicato da Luigi Lubrano tra il 1918 e il 1920. 

  

È la matematica che anche nell'ambito delle banche dati di monografie fa la parte del leone, visto che si tratta di sofisticati algoritmi tesi a creare le informazioni.

 

Ma questa cosa, che da una parte potrebbe apparire un vantaggio, diventa limitativa allorquando l’elettronica non può riuscire a far trasparire quella che giocoforza bisogna definire “l’anima del libro”.

 

Il libro elettronico è un robot che può fare tante cose materiali, ma non certo trasmettere sentimenti, storia o emozioni.

Quei sentimenti, queslla storia e quelle emozioni che sono state alla base della preparazione e costruzione del libro, della testimonianza di una esperienza e del momento storico e culturale in cui è stato pensato e costruito, dall'inizio alla fine: non escluse le copertine e le rilegature, che in alcuni casi costituiscono, dopo oltre cinquecento anni, una vera e propria testimonianza storico-culturale.

 

Non a caso si vede una netta ripresa del libro di antiquariato nel quale rifugiarsi per rispolverare momenti storici quasi dimenticati: è questo a mio avviso il segno che la memoria storica della società e della cultura hanno necessità di punti fermi e indissolubili. E tante in Italia, in Germania, in Francia, in Svizzera, in America e addirittura in India sono le librerie che utilizzano "vetrine virtuali" di piattaforme come AbeBook per mettere in vendita i loro testi.

 

Sì, il “libro elettronico” è la morte del libro e della memoria storica di una società

Cose queste che solo il libro cartaceo può fornire, nel bene e nel male.

Anche nell'ambito della narrativa e del romanzo.

La versione elettronica di un libro che è risultato essere un assoluto insuccesso commerciale farà letteralmente scomparire quel libro cancellando la memoria del suo autore.

La sua versione cartacea continuerà a essere la testimonianza di un risultato che, ancorchè negativo, costituirà esempio ed esperienza per il futuro.

 

DUNQUE OCCORRE DIFFIDARE DALLE BANCHE DATI DI MONOGRAFIE ELETTRONICHE!

 

 

L'antiquariato librario e il futuro del libro: una riflessione. - Seconda parte:

"DataBase di monografie elettroniche".